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le grotte di Toirano dall'alto

CONCERTO TEATRO DEI SUONI

I SUONI DELLA PREISTORIA
NELLE GROTTE DI TOIRANO

Percorso sonoro teatrale itinerante

Decine di strumenti musicali preistorici
faranno parlare le caverne

Pietre sonore, sonagli e sonagliere di conchiglie, raschiatori, fischietti e flauti in osso, trombe di corno e conchiglia, archi musicali, ronzatori e rombi volanti.

A cura di Walter e Luce Maioli e Il Centro del Suono

Ideazione, ricerca e regia di Walter Maioli
con Luce Maioli, Nathalie van Ravenstein,
Ivan Gibellini.

Uno straordinario ed unico evento. Un autentico viaggio visuale e sonoro nella preistoria.
Un percorso di alta suggestione, in una scenografia impareggiabile di straordinaria e fatata bellezza, che caratterizza le Grotte di Toirano, in Liguria, si potranno udire i magici effetti sonori, come echi, riverberi e ingigantimenti acustici, generati dai suoni degli eccezionali strumenti musicali preistorici ricostruiti.
Quindi oltre alle bellezze visive, potrete udire la grotta risuonare in voi.
Un evento culturale, spettacolare, fantastico, unico a livello mondiale.

Walter Maioli e la figlia Luce, che firmano e curano questo spettacolo, sperimentano i suoni e compiono concerti nelle grotte di Toirano sin dal 1985.
Walter Maioli, da trenta anni, in anteprima mondiale, ha ricostruito gli strumenti musicali della preistoria presentandoli in simposi, musei e parchi archeologici in Europa.
Luce Maioli, pluristrumentista e danzatrice, coordina il gruppo di attori-musicisti che suoneranno lungo il percorso delle grotte decine di strumenti sonori.
Insieme a Nathalie van Ravenstein, hanno fondato il Centro del Suono e il gruppo SYNAULIA, suoni e danze di epoca Etrusco-romana, accompagnando per anni il grande attore Giorgio Albertazzi, e contribuendo con i loro suoni a diversi film, tra cui il famosissimo “Il Gladiatore”.

concerto nella grotta di Toirano
grotte di Toirano
parte degli strumenti musicali della preistoria IL Centro del Suono preistori

 

I concerti sono su prenotazione

concerto luogo sede durata
I Suoni della Preistoria
nelle Grotte di Toirano

Toirano
(SV)
Liguria
Grotta della Bàsura e di Santa Lucia Percorso : 1300 mt.
Durata :90 min.
Temperatura Grotte : 16°

 

Organizzazione : Il Centro del Suono e Comune di Toirano

Informazioni e Prenotazioni

Il Centro del Suono: soundcenter@soundcenter.it - tel. 333 4474175 www.soundcenter.it
Grotte di Toirano: 0182 98062

 

ARCHEOACUSTICA
Esperienze sonore con gli strumenti musicali preistorici nelle caverne
Archeologia sperimentale applicata alla Paleorganologia

Il percorso è magico non voglio svelarvi tutto, sul come si riveleranno alle vostre orecchie suoni sepolti nella memoria primordiale.
Dal silenzio, al magico suono dello stillicidio dell’acqua, che secondo le stagioni e l’andamento delle piogge assume intensità e giochi ritmico polifonici alquanto diversi, una sinfonia dettata dalla natura climatica.
Ed è nella caverna che gli strumenti musicali preistorici vanno ascoltati, sembrano essere stati costruiti per generare suoni che sollecitano le riflessioni acustiche dei tunnel e delle volte delle grotte, qui trovano corpo, prendono vita per un teatro dei suoni.

Suoni microscopici, personali e impalpabili o potenti in grado di far suonare l’intera caverna. Suoni che strisciano sul terreno, che giungono alle spalle, oppure si rivelano sulla volta, si creano echi, riverberi, risonanze e rimbombi, oscillazioni, armonici simpatici e battimenti. (Walter Maioli, 1985 )

Pensate all’effetto acustico che può essere prodotto nelle caverne, onde sonore come surf che rotolano ed echeggiano attraverso passaggi attorcigliati, onde sonore intrappolate e rimbalzante avanti e indietro dalle pareti riflettenti entro camere d’eco naturale, onde sonore soffocate e strapazzate e riverberanti che si gonfiano e sbiadiscono, soffici e tonanti, sostenute e provenienti da una grande distanza e che si avvicinano lentamente o forti e improvvise e a portata di mano. Immaginate il suono dei rombi volanti vicino in un labirinto sotterraneo, il suono di un flauto che si alza alto e limpido come un grido umano o di un uccello proveniente da qualche luogo impossibile da localizzare. (John E. Pfeiffer )

Mappa grotta della Basura

La Grotta della

Bàsura a Toirano

“L’aspetto più sorprendente uscito dal sesto simposium internazionale sull’arte preistorica e primitiva che si è tenuto in Valcamonica.” - Giuseppe Baiocchi, Corriere della sera, Milano, 27-7-87.

“Il risultato c’è stato e anche gli ascoltatori meno disponibili hanno avuto la sensazione di ascoltare suoni venuti dal passato scoprendo, nello stesso tempo, che anche due pietre battute insieme possono produrre musica e gioia.” - Viviano Dominici, Corriere/Scienza, 25-10-87.


“E’ una preziosa scheggia ritrovata di un’era che si può “narrare” solo ricorrendo a categorie mitiche. Una dimensione lontana, remota eppure familiare in quanto, pur sovrastrutturati come siamo, ci appartiene nella nostra memoria archetipa.” - Antonio Mazza, Il Tempo, Roma, 23-10-90.

 

 

Alle origini dell’arte e dei “misteri”
nelle grotte di Toirano

Dai “graffiti” degli orsi delle caverne, alle impronte e segni lasciati dai primi uomini,
sino a giungere alla “sala dei misteri”.
Un santuario “unico al mondo” per la proto arte e le origini dei culti misterici.

veduta dei monti LE GROTTE DI TOIRANO (SV) LIGURIA

Risalendo la Val Varatella, poco oltre il paese di Toirano, si incontrano i contrafforti di un massiccio calcareo di dolomiti grigie, solcato da una serie di valloni, in cui si aprono più di 150 caverne naturali, tutt'oggi oggetto di ricerca da parte di studiosi internazionali.

GROTTA DELLA BÀSURA

La Grotta della Bàsura, nota sin dal secolo scorso per le esplorazioni di Nicolò Morelli, risulta sicuramente la più spettacolare: Nel 1950 è avvenuto, da parte di alcune persone di Toirano appassionate di speleologia, la scoperta di una serie di sale interne che seguono un percorso di circa 450 metri, meravigliose per la ricchezza e la varietà di concrezioni naturali.
Nella grotta trovò rifugio per millenni l'orso delle caverne (Ursus spelaeus), la cui presenza è attestata da un gran numero di resti ossei, da impronte di zampe sul suolo e dalle tracce di unghiate che si possono osservare sulle pareti della grotta. Di notevole interesse sono le testimonianze riferibili all'uomo preistorico, rappresentate da impronte di piedi, mani e ginocchia e, nella «sala dei misteri» dalle numerose palline d'argilla scagliate contro la parete, probabilmente con significato rituale. Sino a qualche anno fa, le impronte si attribuivano all'uomo di Neandertal. Una serie di datazioni assolute recentemente effettuate ha tuttavia dimostrato che esse hanno l'età di 12.340 anni e sono pertanto riferibili a uomini del Paleolitico Superiore, vissuti posteriormente. Nella Grotta della Bàsura (il cui nome in dialetto significa strega) le bellezze naturali si fondono con elementi di interesse scientifico e paleontologico che la rendono unica.

GROTTA DI SANTA LUCIA INFERIORE

Nel 1966 i "grottieri" toiranesi, ricercando un collegamento con la Grotta della Bàsura, scoprirono nella grotta di Santa Lucia Inferiore una serie di sale interne straordinarie per le loro delicate concrezioni. Formazioni di cristalli sottili di aragonite, in una curiosa disposizione a «fiore», ricoprono alcune pareti.
Alcune delle sale, di vaste proporzioni, presentano enormi stalattiti, anch'esse ricoperte da cristalli di aragonite. È possibile accedere a queste sale attraverso un traforo lungo 120 m. (aperto nel 1967) dal fondo della Grotta della Bàsura: Al termine di tale diaframma, il percorso prosegue scavato in una grandiosa colata di alabastro, all'interno di imponenti ambienti ricchi di concrezioni mammellonari (il più spettacolare è il cosiddetto "antro di Cibele"), fino a raggiungere il tratto già conosciuto della Grotta di S. Lucia Inferiore per uscire all'aperto sul versante opposto a quello della valletta di ingresso, dopo avere percorso l'affascinante itinerario attraverso le due grotte collegate.

Orma piede preistorico Graffi di orso su roccia
particolare di una roccia
formazioni mammellari

Mappa percorso Grotte di Toirano

 

UN PERCORSO ARCHETIPO

Tutte le grandi testimonianze del passato, dai dipinti preistorici alle piramidi egizie, sono stati e vengono compresi e riconsiderati in base allo sviluppo intellettuale acquisito. Quando nell’800 furono scoperti i dipinti nella grotta di Altamira in Spagna nessuno volle credere che appartenevano all’uomo preistorico. Fu necessario aspettare decenni con il ritrovamento di altre grotte affrescate, per avvalorarne la scoperta.
Ora è giunto il momento di andare a monte, di ricercare nelle meraviglie visuali e sonore delle caverne quell’impulso che ha portato alla spiritualità e alla proto-arte, ovvero comprendere il sottile legame tra le manifestazioni della natura e degli animali e le prime manifestazioni artistiche e sacre umane.
Le grotte di Toirano sono uno straordinario tempio-museo naturale, dove oltre al patrimonio di formazioni rocciose, si possono osservare le enigmatiche tracce lasciate da chi le ha frequentate : orsi e uomini.
Pareti con graffiti complessi psicogrammi archetipi, non realizzati dall’uomo, ma dalle unghie degli orsi.
Proseguendo nel percorso si trovano omini dipinti dal fumo e punteggiature dall’attizzare delle torce degli uomini che le percorrevano, e che hanno lasciato la testimonianza del loro passaggio nelle impronte dei piedi che si possono osservare sul suolo, frammiste a quelle degli orsi.
Sino a giungere alla sala dei misteri, l’ultima parete della grotta dove sono state rinvenute, attaccate ad essa, delle palline di argilla , scagliate a testimonianza dell’avvenuto tragitto misterico, per poi ritornare a nuova vita, uscendo “ripartoriti” dalla caverna “primordiale”. Un percorso atavico alla ricerca delle origini, per chi lo percorre, ieri come oggi.

impronta di un piede dell'uomo preistorico

La caverna simbolo dell’abisso primordiale acustico

Chi ha provato a visitare una caverna ricca di stalagmiti e stalattiti, laghetti e anfratti sa di quale esperienza si tratta, un ‘emozione che resta dentro di noi tutta la vita, non solo per la bellezza, ma anche per quel qualcosa che fa vibrare il nostro inconscio, risvegliando ataviche impressioni.
Fin dall'alba dell'umanità la caverna ha significato l'abisso primordiale, il luogo dell'ignoto e dell'incanto, dell'emanazione sovrannaturale, nella magnificenza delle sue forme, ombre, trasparenze, colori, silenzi e suoni. Si viene inghiottiti dal sottosuolo attraverso la grande vagina della madre terra per ritrovarsi nelle sue viscere così, da essere poi partoriti di nuovo. Questo è l'archetipo di tutti i pellegrinaggi, dei labirinti e dei riti di rinascita spirituale. E proprio di resurrezione si trattava quando gli “orsi delle caverne” , dopo il letargo invernale, riuscivano dalle grotte. Si pensa che questa antica credenza legata al culto preistorico dell’orso sia all’origine della figura del Cristo nato in una grotta e poi risorto.
La caverna è il simbolo sonoro principale in quanto è anche il luogo nel quale si possono riscontrare i maggiori effetti sonori ambientali: quindi la caverna come fonte dalla quale scaturisce l'universo, bocca spalancata degli dei cantori, sede dei morti e dei suoni capaci di incantare. Nelle credenze degli antichi popoli come i Marind Anim della New Guinea e gli Hopi d’America, i primi uomini uscirono da una caverna sotterranea attraverso voci e strumenti musicali. Gli altisonanti effetti acustici che si possono provocare nelle caverne hanno formato il nostro orecchio “spirituale”, infatti le cattedrali sono state costruite per “ritrovare” l’atavico incanto sonoro.


scorcio della grotta di Toirano

 

I Suoni della Preistoria nelle Grotte di Toirano
Un percorso archetipo per chi lo percorre, oggi come nella preistoria

Da vent’anni questi eventi sonori riscuotono un notevole successo e si confermano come un avvenimento di archeoacustica unico al mondo

Walter Maioli e la figlia Luce che firmano e curano questo spettacolo, hanno sperimentano i suoni, e compiuto concerti nelle grotte di Toirano in Liguria sin dal 1985.
Il concerto I Suoni della Preistoria nelle Grotte di Toirano si sta rivelando sempre di più come un avvenimento originale ed unico a livello mondiale. Sia per la spettacolarità e il grande valore scientifico delle famose, ma non ancora ben conosciute Grotte di Toirano, sia per il percorso sonoro che vede l’impiego di straordinari strumenti musicali preistorici ricostruiti, uno strumentario che non ha pari al mondo, realizzato da Walter, Luce Maioli, Nathalie van Ravenstein in decenni di lavoro di archeologia sperimentale. Strumenti che producono suoni in grado di provocare impressionanti fenomeni acustici nelle caverne. Un teatro di suoni in movimento mentre si viene ammaliati dalla visione dei paesaggi eterei sotterranei. Un potente, ma anche sottile effetto plurisensoriale capace di attivare energie nel corpo e nella mente.
Oltre ad essere uno spettacolo, è una meditazione, un bagno visuale e sonoro, un percorso di rinascita, un risveglio archetipo, qualcosa che l’uomo moderno deve scoprire per ritrovare il legame che ci unisce alla natura, nel profondo delle grotte e nel profondo di noi stessi.

Non esiste nulla del genere, anche negli Stati Uniti, Germania o Giappone dove “tutto” si trova. Negli Stati Uniti l’ultima chicchera evoluta sono concerti e corsi che presentano strumenti musicali considerati sacri impiegati nelle culture sciamaniche dei popoli primitivi e delle religioni orientali; come la mbira africana, il didgeridoo degli Aborigeni australiani, le campane tibetane, fischietti e flauti Sud Americani, Cinesi e Giapponesi. Strumenti che Walter Maioli ha iniziato ad utilizzare nei primi anni 70, con il gruppo Aktuala, da lui fondato, anticipatori della World Music.
Quindi prezioso ed unico si rivela lo strumentario preistorico archetipo che Walter, Luce Maioli e Nathalie van Ravenstein impiegano, composto da strabilianti pietre sonore, raffinate e tintinnanti sonagliere di conchiglie dalle molteplici frequenze, una collezione “unica” di rombi volanti in pietra, osso, corno, legno, fischietti e flauti in osso, tra cui i più antichi, quelli obliqui, come l’osso d’aquila da suonare semitrasversalmente, un’antichissima tecnica che Walter Maioli ha riscoperto, accertando anche che era impiegata presso gli indiani americani ed ora è estinta.
Strumenti apparentemente “semplici”, ma che in realtà sono oggetti composti da materiali naturali raffinatissimi, e che per attivarne i giusti suoni occorre una particolare e sofisticata preparazione tecnica.

Ma la cosa straordinaria sono le sonorità che si riescono ad ottenere suonando questi strumenti nelle caverne, è l’ambiente che concorre a creare altisonanti e sorprendenti effetti acustici. Questa ricerca sulle qualità sonore delle caverne e delle architetture dell’antichità, che vede impegnato Maioli da decenni, ora sta divenendo una nuova disciplina chiamata Archeoacustica, ultima novità anglosassone, tedesca e francese dell’archeologia, della musica, delle medicine alternative e delle ricerca spirituale.

I Suoni della Preistoria nelle Grotte di Toirano rappresentano un valido esempio di valorizzazione del patrimonio naturalistico e archeologico in connubio con la cultura, la musica, il teatro. Un modello per un raffinato turismo che deve sempre più caratterizzare l’Italia nel mondo.


Potete trovare la musica de Il Centro del Suono e SYNAULIA sul sito

soundcentershop.eu
www.soundcentershop.eu

CD Art of Primitive Sound

CD Caverne Sonore

copertina cd Art of Primitive Sound copertina cd Caverne Sonore

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